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In questi giorni il Gdpr è un vero e proprio "spauracchio" per social media manager, gestori di siti web e, più in generale, di chiunque faccia comunicazione digitale. Le nuove normative sulla privacy, infatti, prevedono sanzioni severe e multe salatissime per chi non si adegua alla nuova legge che, in teoria, deve salvaguardare i dati forniti in occasione della visita a nuovi siti web. Milioni di numeri di telefono e indirizzi email che, nel sempre florido mercato dello spamming selvaggio, possono arrivare a valere diverse centinaia di migliaia di euro. In linea teorica la normativa è entrata in vigore la scorsa settimana ma, ad oggi, solo una piccolissima percentuale di siti internet si è adeguata alla nuova legge.
Il "trappolone" del banner
Su molti siti internet di recente adeguati alla nuova normativa compare un banner che non lascia alcuno spazio al potere decisionale degli utenti. Per poter continuare ad utilizzare il sito...
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Già negli scorsi mesi il social blu di Mark Zuckerberg aveva annunciato un vero e proprio giro di vite contro lo spamming selvaggio e contro la pratica del clickbaiting. Dopo lo scandalo legato al Cambridge Analytica i vertici di Facebook hanno stabilito la necessità di rendere più sicura l'esperienza d'uso da parte degli utenti. La concorrenza di altri social "emergenti" sta facendo il resto. Facebook non può permettersi di perdere consenso e, allora, sono scattate le contromisure contro due elementi estremamente fastidiosi per gli utenti. Contromisure che, come ha annunciato Facebook attraverso il suo blog ufficiale, non sono ancora del tutto entrate in vigore ma, a quanto assicurato, entro breve tempo alzeranno un vero e proprio "muro" contro i pirati del web.
Le tre strategie di sicurezza di Facebook
Rimozione degli account palesemente falsi. Riduzione di fake news mediante l'utilizzo di nuovi algoritmi. Capillare informazione degli utenti sui contenuti. Sono le tre...
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Sempre più siti internet decidono di dedicare uno spazio al proprio blog. Non esistono confini di argomento. Tutti (o quasi) possono decidere di dar vita al proprio blog aziendale e arricchirlo di contenuti. Alcuni ritengono che sia un lavoro inutile, noi crediamo che non sia così. Secondo noi il blog è il vero e proprio "cuore pulsante" di un buon sito internet. Per svariate ragioni che vi spiegheremo nel corso di questo articolo.
Il blog indicizza
Avete capito bene. L'interesse è quello di comparire in prima pagina sulle ricerche di Google, no? E allora il nostro sito internet non può prescindere da un ottimo blog scritto con cura, attenzione e dedizione. Non basta copiare-incollare poche righe di testo qui e la (pratica scorrettissima oltre che sbagliata da tutti i punti di vista), bisogna cercare il coinvolgimento del pubblico con argomenti sempre nuovi e sempre interessanti. Argomenti che, ovviamente, dovranno essere "in linea"...
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Pronti, partenza, via! E' il nostro mood ogni volta che dobbiamo cominciare un nuovo lavoro. Mettere insieme tante personalità non è mai semplice, ma questa è una nostra specialità. Negli scorsi giorni abbiamo lavorato per realizzare lo shooting fotografico dei nuovi tagli e delle nuove colorazioni primavera-estate 2018 di Divine Hair Stylist. La sinergia tra i nostri clienti è una parte fondamentale del nostro lavoro e noi ci teniamo tantissimo a realizzare un lavoro perfetto che lasci soddisfatti sia i clienti che noi stessi. E allora giù di telefonate, mail, appuntamenti con le modelle, organizzazioni, incazzature varie (ed eventuali) del nostro "boss" Pasquale, la realizzazione della copertura social e, la post produzione degli scatti da parte della nostra grafica Daniela
Per lo shooting perfetto servono pazienza e coordinazione
E' un duro lavoro, ma qualcuno deve pur farlo. Al termine della giornata, però, siamo sempre soddisfatti di quanto abbiamo realizzato. L'ottima sinergia raggiunta...
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Oggi parliamo di uno strumento potentissimo, vero e proprio alleato per chi si occupa di indicizzazione. Da qualche anno Google ha messo a disposizione dei social media manager e dei social media marketing la piattaforma Google Trends. Chi mastica qualche parola d'inglese (oggi non si può non conoscere l'inglese quando si lavora sul web) sa bene che i "trends" non sono altro che le parole più "ricercate" su Google. Questo strumento, quindi, ci darà la possibilità di individuare le parole più ricercate con il minimo sforzo. Basta semplicemente cliccare. Semplice, no?
Google Trends, il migliore amico dei Copywriter
Chi scrive per il web sa bene quanto sia importante stare in linea con i contenuti più ricercati. Con miliardi di articoli nuovi ogni giorni e pagine web che nascono ad ogni frazione di secondo il rischio di vedere i propri contenuti cadere in basso è sempre dietro l'angolo. Non basta scrivere bene. Bisogna...
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Le vicende delle ultime settimane che hanno visto coinvolto il "social blu" di Mark Zuckerberg hanno spinto il CEO di Facebook ad adottare drastiche contromisure per scongiurare ulteriori ingerenze nelle elezioni politiche. Nelle ultime ore Facebook ha annunciato un vero e proprio "giro di vite" contro gli annunci politici presenti sulla piattaforma. Non ci sarà, come qualcuno aveva inizialmente ipotizzato, una chiusura totale agli annunci politici, ma questi ultimi saranno rigidamente regolamentati. Vediamo nel dettaglio quali sono le modifiche previste:
Gli annunci politici dovranno essere riconoscibili
Molti politici sono soliti fare campagna elettorale scrivendo post più o meno accattivanti e sponsorizzando i contenuti. Questo non sarà più consentito. D'ora in poi gli annunci politici saranno contrassegnati da un "bollino" di riconoscimento fissato in alto. Non solo. Per aumentare il grado di consapevolezza da parte degli utenti del più popolare social network del mondo i post politici saranno consentiti solo alla ristretta "cerchia"...
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Si dice interazioni e molti pensano al like. In verità non è esattamente così. Quando si gestiscono i social network bisogna conoscere (e riconoscere) l'importanza di avere un buon feeling con i nostri contatti. Pensare di pubblicare un contenuto su una piattaforma e poi non curarsi dei feedback dei clienti è quanto di più sbagliato può esistere in una gestione professionale dei social network. I nostri contatti vanno coccolati, vanno ascoltati, in qualche caso vanno rassicurati e, se è il caso, vanno tenuti a freno. Non di rado, infatti, nella gestione dei profili social capita di trovarsi di fronte a "schegge impazzite" che è bene arginare subito. Un social media manager che si rispetti deve essere in grado di gestire ogni situazione e di non lasciarsi prendere dal panico nemmeno di fronte alle richieste più assurde!
L'algoritmo di Facebook da importanza alle interazioni
Il buon Mark, si sa, non fa nulla per...
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Il social network di Mark Zuckerberg introduce una interessante novità per l'app Messenger, in particolare per la sua versione "Lite". Da qualche giorno, infatti, anche per la versione più leggera della celeberrima app di messaggistica è possibile utilizzare la funzione video-chat. Una innovazione più volte chiesta dai numerosissimi utenti dell'app pensata per chi non ha una connessione potentissima o uno smartphone di ultimissima generazione. Videochattare con cellulari non aggiornatissimi, infatti, può essere una esperienza a dir poco "complicata", se non addirittura impossibile. Con l'introduzione di questa nuova feature ci sarà la possibilità di migliorare la propria esperienza d'uso.
17 milioni di videochat nel 2017
L'utilizzo delle videochat ha conosciuto una poderosa impennata nell'anno appena trascorso. Nel 2017, fa sapere Facebook, sono stati circa 17 milioni gli utenti che hanno fatto ricorso al video per tenersi in contatto con amici e parenti. Un numero impressionate che ha letteralmente doppiato il dato del 2016....
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Twitter, Instagram e Facebook. Il regno degli hashtags
#buongiorno, #happy, #tiamo. Accedendo in un qualsiasi Social Network non sarà difficile leggere una di queste parole. Ormai sembra, infatti, che aggiungere un cancelletto prima di un termine sia l’ultima tendenza che spopola soprattutto tra i più giovani. È diventato un modo per rafforzare un concetto, ma anche per attirare l’attenzione su una parola che consideriamo particolarmente importante. Eppure, al di là della moda, usare determinati hashtags ha una valenza ben precisa.
La parola hashtag deriva dai termini inglesi hash, cancelletto, e tag, etichetta. L’introduzione di questo simbolo all’interno dei Social Network risale al 2007 quando un ex designer di Google scrisse su Twitter “how do you feel about using # (pound) for groups. As in #barcamp [msg]?”. Questa proposta fu però bocciata fino a quando, dopo poco, si diffuse negli USA l’hashtag #sandiegofire per identificare una serie di incendi che stavano colpendo la...
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L’importanza mediatica dei Social Network
La presenza - meglio parlare di necessità! - per i brand e le aziende di un tessuto di connessioni digitali che comprenda i canali social, è divenuta parte oramai integrante di ogni strategia sul web. Imprescindibile, dato l’enorme utilizzo di smartphone e tablet, un piano di comunicazione base parte della sua efficacia proprio su un’adeguata connessione con il pubblico di riferimento.
Il numero di utenti che usano o che almeno hanno un profilo sui social network è in continuo aumento, così come l’enorme quantità di contenuti condivisi che circolano in rete cresce in maniera esponenziale ogni anno. A ciò bisogna associare un costante incremento del tempo trascorso sui social, divenuti parte integrante della vita di tutti noi.
In questo flusso mediatico incontrollato ma florido di spunti comunicativi, i social media permettono di dare voce alle aziende, offrendo loro la possibilità di veicolare messaggi ad un più largo bacino...
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